Se Mastella viene inquisito per concussione, l’ex ministro può rispondere: “Non lascio la politica, tranquilli. Continuerò a farla, a modo mio, la politica è morte e resurrezione continua”. E ce ne siamo accorti. Dopo mille scandali e processi in Parlamento e Senato siedono sempre le stesse facce di tolla. Gente che in qualsiasi altro paese normale sarebbe fuori dai giochi da un pezzo.
Se Mastella viene inquisito per concussione, l’ex ministro può affermare che ha “Grande rispetto per la maggior parte della magistratura, quella seria”, ovvero quella che non ha osato inquisirlo. Al contrario, chi lo indaga non è “serio”, tanto per usare un eufemismo. E’ lo stile Berlusconi: non sono io che ho commesso un illecito, siete voi che siete comunisti.
Del resto, Licio Gelli stesso aveva messo tra le priorità della P2 la delegittimazione della magistratura nella strategia per la presa e il mantenimento del potere.
Se uno qualsiasi di noi viene inquisito per aver rubato un pollo, allora finisce in galera. Niente interviste. Niente conferenza stampa e sopratutto niente immunità parlamentare.
Nel mio caso, ed essendo io romanista, al limite potrei accusare i giudici di essere “laziali”.
Dubito tuttavia che servirebbe a qualcosa.
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